giovedì 7 gennaio 2016

10 tecniche per gestire lo stress!

Possiamo essere stressati per varie ragioni, le nostre routine quotidiane possono essere molto diverse (da chi è disoccupato a chi invece si sente oppresso dall’eccessivo carico di lavoro e altre infinite situazioni), ma spesso il bisogno percepito è lo stesso: la ricerca di un nuovo benessere, un equilibrio interiore che possa far affrontare con positività le sfide di tutti i giorni!
Ogni persona ha le sue strategie per gestire lo stress, a volte anche in grado di migliorare l’umore, prevenire alcune sensazioni negative, legate ad esempio a sbalzi di umore nel corso della giornata. Stiamo parlando del rapporto con noi stessi - i nostri pensieri, le nostre emozioni e il nostro corpo – ma anche del rapporto con gli altri che ci circondano. A questo proposito, se saremo meno stressati miglioreranno anche i nostri rapporti interpersonali, e d’altra parte se riusciremo a gestire meglio le relazioni con gli altri, ad esempio nelle situazioni di conflitto (elemento inevitabile nella vita sociale, lavorativa ecc.), saremo meno stressati.


Alcune tecniche per prevenire la gestione negativa dello stress
L’elenco non vuole essere esaustivo, ogni persona sulla base delle sue caratteristiche personali sentirà più utili alcune attività piuttosto che altre, l’importante è riconoscere il nostro bisogno di benessere e ricordarsi di soddisfarlo!

1. Il nostro tempo.
Prenderci alcuni minuti ogni giorno, per stare con noi stessi, chiederci come stiamo e perché, quali sono i nostri obiettivi e se stiamo percorrendo la giusta strada per raggiungerli, se siamo soddisfatti delle nostre relazioni interpersonali ecc.




2. Il nostro corpo.
L’attività fisica è molto importante per stabilire una relazione positiva con il nostro corpo e per migliorare l’umore. Non sempre è possibile iscriversi in palestra per vari motivi (economici, tempo, stanchezza…), ma possiamo comunque evitare una vita sedentaria, ad esempio facendo una sana camminata nel tragitto verso il lavoro. Qualunque attività scegliamo, è importante svolgerla con piacere, per prenderci cura di noi stessi: se eseguiamo esercizi controvoglia o provando noia, eccessiva fatica o altre sensazioni negative è meglio prendersi una pausa o cambiare il tipo di attività, il luogo, il gruppo o qualsiasi elemento ci provochi un fastidio che possa diventare controproducente sul piano dell’umore. Soprattutto per il genere femminile può essere importante anche curare l’aspetto (trucco, capelli..); in generale se ci piace il nostro aspetto e siamo soddisfatti della nostra forma fisica affronteremo la giornata con più positività.


3. Le tecniche di rilassamento.
Ne esistono diverse, alcune devono essere svolte solo in presenza di esperti del settore.
Il Training Autogeno prevede movimenti corporei semplici e la concentrazione sulle proprie sensazioni, che vengono poi comunicate in gruppo; alcuni effetti benefici sono quindi la maggiore consapevolezza di sé e sensazioni positive sul piano fisico, come la leggerezza e il recupero di energie.
La disciplina Yoga prevede esercizi in cui bisogna mantenere determinate posizioni per circa un minuto; è sufficiente un allenamento breve (es. 20 minuti) per godere dei benefici: miglioramento dell’umore, rilassamento muscolare…
Per il Training Autogeno è fondamentale la presenza di un operatore specializzato; per praticare yoga invece possiamo iscriverci a un corso oppure iniziare a familiarizzare con alcuni esercizi di base, che per la maggior parte delle persone non hanno controindicazioni, purchè siano svolti gradualmente e senza sforzare il fisico, i movimenti devono sempre essere dolci, meglio interrompere in caso di tensioni.


4. Curare l’alimentazione.
Una dieta equilibrata, ricca di vitamine e proteine, può farci sentire carichi di energie, leggeri e migliorare l’umore. In particolare limitare gli zuccheri, quando possibile, è una buona regola. Se esageriamo con gli alimenti dolci apportiamo una dose eccessiva di zuccheri anche al cervello, ci sentiamo nervosi e nei casi estremi aumentano anche i pensieri negativi e la rimuginazione su ricordi negativi. Limitiamo anche i grassi saturi, la loro pesantezza viene trasmessa anche al nostro corpo e può renderci molto irritabili. Un alimento che fa bene all’umore è invece la frutta secca, meglio se consumata in piccole quantità e nelle prime ore della giornata così da sentire subito i benefici!



5. Coltivare le relazioni.
Concediamoci il tempo per uscire ma anche per stare in intimità col nostro partner, per passare una serata con gli amici (o fare shopping con la nostra migliore amica!), per ritrovare la serenità dell’atmosfera familiare. A volte manca il tempo, ma ne basta poco, stabiliamo con noi stessi ogni quanto vorremmo vedere o anche sentire al telefono una persona che ci fa stare bene.






6. Il volontariato.
Ogni persona può trarre positività da una particolare attività di volontariato, meglio se svolta con operatori con cui si trova bene e che gli assegnino incarichi che la facciano sentire utile al prossimo, competente e in linea con le proprie esigenze di autonomia/subordinazione. Tra i benefici ci sono anche le sensazioni positive relative a nuove amicizie che potrebbero instaurarsi.


7. Prenderci delle pause per dedicarci a qualche attività che ci fa stare bene.
Prendere il nostro caffè (l’ideale sarebbe circa 2 al giorno) o la nostra bevanda preferita, o un piccolo dolce (ogni tanto), concentrarci sulle sensazioni positive che può trasmetterci: calore, tranquillità, riuscire a distrarci dalla vita frenetica che conduciamo ed eventuali problemi ecc.


8. La lettura.
È un’attività che distende, ci pone in una dimensione di tranquillità e apertura verso una storia che non è la nostra, spesso ci fa viaggiare con la fantasia. Se non abbiamo molto tempo libero possiamo anche scegliere di leggere poche pagine al giorno, o anche solo una!
A volte si legge troppo, nel caso degli studenti ad esempio, potrebbe essere utile allora leggere un libro al di fuori del programma di studio, oppure passare a un'altra materia o autore nel corso della preparazione delle prove, per spostare la concentrazione e non annoiarsi.
Quando arriva l’ispirazione possiamo anche scrivere e dare una forma ai nostri pensieri: un diario, un blog su un tema di cui potremmo sentirci esperti, dei componimenti creativi come poesie, aforismi ecc. Possiamo dedicarci anche al disegno e altre arti che abbiamo avuto l’occasione di imparare.


9. La musica.
A volte non c’è niente di meglio che ascoltare quel brano musicale legato a particolari ricordi e anche se abbiamo poco tempo possiamo concedercelo. Se abbiamo del tempo libero possiamo ascoltare un album intero o una playlist; se non lo abbiamo possiamo mettere comunque un sottofondo per accompagnare alcune nostre attività (domestiche o altro) per percepirle meno noiose e migliorare l’umore. Un’idea potrebbe essere quella di riprendere in mano uno strumento che magari suonavamo da ragazzi, o imparare a suonarne uno nuovo, che possa servire magari anche a gratificarci.


10. Guardare un film.
C’è magari un film che vorremmo vedere o rivedere da molto tempo, allora non rimandiamo più! Scegliamo di ritagliarci un paio d’ore e seguire una storia che ci appassiona e riesce ad emozionarci, magari in compagnia.





Non è possibile applicare tutte le tecniche ogni giorno (a meno che non siamo in vacanza!), proviamo a sperimentarne magari una al giorno tra quelle che ci ispirano di più, conoscendo noi stessi e i benefici che possiamo trarre da ognuna, nel particolare momento che stiamo vivendo. Proviamo soprattutto a prenderci cura di noi stessi e inventare molte altre tecniche che siano “nostre”, che rafforzino così la nostra consapevolezza di noi stessi, del modo in cui funzionano la nostra personalità e il nostro corpo. Una volta trovato il vostro equilibrio ricordatevi di complimentarvi con voi stessi, bravi! È molto importante dirselo per costruire un dialogo più profondo con se stessi e raggiungere la consapevolezza del proprio valore.
In alcuni casi trovare un equilibrio può essere difficile per il soggetto da solo, può allora chiedere sostegno a uno psicologo per riflettere insieme ad esempio sulle modalità che in passato ha utilizzato per gestire lo stress, analizzando una storia di alcune scelte positive ed eventualmente altre negative, punto di partenza per una nuova ricerca del benessere condivisa con un esperto.
Le tecniche descritte possono sembrare forse a prima vista banali e scontate, risapute, ma credo che la felicità risieda proprio nella valorizzazione della semplicità. I suggerimenti pratici dell’articolo sono frutto di una mia personale rielaborazione di formazioni specifiche sul tema della gestione dello stress; formazioni a cui ho assistito nel corso del tirocinio (per il supporto a soggetti tabagisti, soprattutto la parte dell’alimentazione); formazioni sul Training Autogeno nel corso dello stage.

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