mercoledì 18 maggio 2016

Adolescenti alle prese con la vita. Parte 1

Relazioni intense e dolorose

Come si sentono gli adolescenti di oggi? Quali forme di malessere li assillano? Spesso chiedono aiuto online nei siti gestiti da specialisti, pubblicando al mondo i loro vissuti. Provo ora ad analizzare alcuni casi sul piano psico-relazionale, con nomi di fantasia.

Amedeo, 18 anni, fissato con una ex, si dice disperato. Con lei c’era un legame particolarmente profondo, che con le altre ragazze non c’era mai stato, ricordando soltanto storie superficiali o ragazze che avevano rifiutato il suo interesse. 
Mara, al suo opposto, gli aveva confidato di aver avuto altri rapporti profondi, per i quali aveva sofferto, fino a perdere il sonno. Con lui, per proteggersi, aveva messo delle distanze, non lo cercava mai per prima, creando poi un rapporto instabile. Arrivò anche a lasciarlo e poi cercarlo nuovamente, spinta dalla gelosia per le altre.
Amedeo cerca di quantificare i sentimenti in gioco: lui la amava tanto, lei lo amava poco; lui soffriva perché la amava e lei perché non riusciva ad amarlo di più. Amedeo da un lato parla delle caratteristiche positive di Mara, dall’altro evidenzia i suoi “schemi profondamente rigidi”, il suo egocentrismo e le difficoltà ad adattarsi alle richieste degli altri. Il ragazzo analizza le difficoltà affettive di entrambi, lei avrebbe un’”anoressia sentimentale”, lui, al contrario, una “dipendenza affettiva”.
Lei nega i propri bisogni affettivi, controllando con estrema freddezza le sue emozioni nelle fasi in cui evitano i contatti. Amedeo ora è ossessionato dai pensieri legati a lei, e rivederla spesso a scuola gliela ricorda ancora di più. Vorrebbe davvero lasciarla andare per la sua rigida strada, ma nessuna ragazza è in grado di suscitare in lui emozioni e sentimenti profondi, né destare il suo interesse.
Amedeo riesce a trasmettere in poche righe la sua maturità, la sua consapevolezza e la capacità di osservare e analizzare profondamente le emozioni, i sentimenti, lo stile di personalità proprio e altrui.

La vicinanza/distanza emotiva tra i partner è un tema molto importante e a volte può diventare delicato da affrontare, come nella storia condivisa qui, e può far soffrire molto, a tutte le età. Non è certo facile chiudere una relazione quando invece ciò che si desidera è una maggiore vicinanza all’altra persona. Amedeo sta quindi chiedendo a se stesso di fare esattamente il contrario di quello che in realtà avrebbe voluto; ci vorrà molto tempo, è normale per lui pensare ancora a Mara che è stata per lui molto importante sul piano affettivo per due anni.
In adolescenza poi, i primi amori vengono vissuti molto intensamente, attivano emozioni fortemente piacevoli, ma se poi il rapporto finisce – purtroppo - possono attivare emozioni negative altrettanto forti, legate alla tristezza, alla disperazione, alla rabbia e così via. Nel caso presentato, la spiccata consapevolezza del ragazzo può rappresentare una forte base per l’elaborazione del distacco, imparando a gestire giorno per giorno i vissuti relativi al senso di vuoto, della mancanza dell’altra persona, del disorientamento in un mondo relazionale in cui è andato perso il centro di gravità attorno al quale ruota tutto il resto.
Per quanto riguarda l’analisi della personalità di Mara presentata da Amedeo, probabilmente lei non riusciva ad avvicinarsi di più a lui, a causa delle esperienze precedenti negative. Magari ci ha realmente provato ma, per la rigidità dei suoi schemi, non è riuscita a impegnarsi in un legame affettivo più profondo e intimo.


Amedeo, a 18 anni è molto giovane e quindi è statisticamente probabile che incontrerà moltissime persone in futuro, scenario che al momento non gli sembra plausibile. Altre ragazze potranno attirare di nuovo la sua attenzione! In questi casi un paio di suggerimenti possono essere utili: dare a se stessi il tempo necessario per tornare alla propria quotidianità, evitare i vecchi contatti, magari creando nuove amicizie e riflettere se sia il caso di chiedere aiuto se la dipendenza affettiva è vissuta come un problema che porta a fasi di intenso malessere. 

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